A Pechino si va verso un possibile lockdown.
Oggi, martedì 26 aprile, nella città sono iniziati i test di massa anti-Covid in 10 distretti. L’ordinanza, che prevede tre diversi test a distanza di due giorni, ha fatto scattare il panico per l’introduzione di un possibile lockdown. Nei quartieri occidentali sono chiusi i ristoranti, i locali e i cinema. I residenti della città hanno fatto incetta di prodotti nei supermercati.
Intanto i test effettuati al distretto di Chaoyang, composto da circa 3,5 milioni di abitanti, hanno fatto emergere numeri preoccupanti. L’obiettivo è verificare l’eventuale positività al coronavirus di circa 20 dei 23 milioni della capitale della Cina. I dati diffusi dalla Commissione Sanitaria, hanno accertato 51 contagi, di cui un asintomatico. Il numero più alto dall’inizio di questa nuova ondata epidemica. La scelta è scaturita dopo che la situazione è peggiorata nelle ultime ore.
Questi dati destano preoccupazione. A Shanghai è già in corso un duro lockdown da diverse settimane. La città è diventata spettrale. Gli abitanti esasperati sono bloccati in casa, tra scarsi rifornimenti di cibo e generi di prima necessità, con l’impossibilità di ricevere cure mediche fuori dal Covid. In questi giorni sono state lanciate delle campagne per contenere la trasmissione della temuta variante Omicron.
Le persone più colpite risultano gli anziani e coloro con scarse difese immunitarie. Per questo la Commissione Sanitaria di Shangai istituirà più squadre mediche, per ridurre il tasso di mortalità tra i casi gravi
L’obiettivo è proprio quello di tutelare i cittadini più anziani e i soggetti più fragili gravemente colpiti dalla variante Omicron.